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Il team di BSF Italia, coordinato con Francia e Belgio, si è attivato con tutti gli attori locali coinvolti nell’accoglienza dei rifugiati, per completare le strutture di accoglienza, transito e alloggio, con micro-biblioteche d’emergenza.
In risposta a queste sfide, Biblioteche Senza Frontiere insieme a booq (Palermo), ARCI (Cosenza) e 21 Luglio (Roma periferia) ha co-costruito il progetto BiB’Link: spazi mobili innovativi che mirano a promuovere l’inclusione sociale, l’occupabilità e l’inserimento professionale dei giovani e delle donne in quartieri e regioni più svantaggiati – iniziando da Palermo, Cosenza e Roma – in modo che possano avere fiducia e prepararsi per il loro futuro indipendentemente dal loro background socio-economico. Questo progetto comprende, in ogni città coinvolta :
mediateca mobile e autosufficiente che si allestisce in meno di 20 minuti per diventare uno spazio accogliente e completo, e che permette di andare verso i beneficiari che potranno collegarsi, imparare, creare e partecipare in modo attivo. Contiene tablet, computer, una biblioteca con libri cartacei ed elettronici, un cinema e tutti i mobili (tavoli, sedie, palco, ecc.) necessari per ospitare il pubblico.
che permette di proporre numerosi contenuti accessibili offline selezionati in base agli obiettivi del progetto (e-learning, informazioni amministrative e legali, documenti video, applicazioni, ecc.)
per l’utilizzo e la gestione dell’Ideas Box e dei suoi contenuti, sulla nostra pedagogia di partecipazione attiva dei beneficiari e su tutte le attività, gli eventi e le formazioni che possono essere organizzati. Viene messa loro a disposizione un’intera biblioteca di schede di attività.
che mirano a valorizzare e scoprire talenti, competenze e desideri dei giovani e delle donne che sono esclusi dall’istruzione e dal mercato del lavoro, rafforzare le loro conoscenze e le loro competenze, creare legami sociali e allargare la loro rete – tra cui workshop per costruire un progetto lavorativo, prepararsi ai colloqui, a riscrivere i CV e a rafforzare le loro competenze digitali, e incontri con attori locali (aziende, istituzioni, università, ecc.)